(ANSA) - ROMA, 27 NOV - "Non ci scandalizziamo: di proposte strane ne abbiamo sentite tante Se qualcuno vuole fare delle proposte ci convochi, ne discutiamo al tavolo contrattuale, si individuino le risorse economiche e umane che mancano a tutt'oggi anche per le supplenze e i modelli organizzativi; poi discutiamo. Diversamente risulta l'ennesima provocazione che ha come unico effetto quello di demotivare chi l'attività didattica la sta svolgendo comunque e a qualunque costo per il bene dei ragazzi.
Il nodo delle risorse finalizzate al rinnovo dei contratti pubblici nel disegno di legge di bilancio per il 2021 non poteva certamente essere sciolto nell’incontro del 18 novembre 2020 col Ministero dell’Istruzione, trattandosi di decisione assunta dal Consiglio dei Ministri e già contestata dalla Confederazioni dopo il confronto col premier Conte: la CISL Scuola ha voluto comunque ribadire l’insufficienza di uno stanziamento al momento inadeguato rispetto all’obiettivo, che resta prioritario, di un riallineamento delle retribuzioni a livello europeo.
Si svolge lunedì 7 settembre 2020 in tutta Italia la Giornata Nazionale RSU e Delegati CISL Scuola, giunta alla sua quinta edizione. Si conferma anche quest'anno, nella particolare situazione determinata dall'emergenza coronavirus, un appuntamento ormai tradizionale dell'organizzazione, che vede come protagonisti di iniziative promosse dalle strutture territoriali quanti svolgono attività sindacale nel proprio istituto, come componenti della RSU o come "terminale associativo" della CISL Scuola.
Alla luce della pubblicazione CCNI relativa alle UTILIZZAZIONI E ASSEGNAZIONI PROVVISORIE del personale docente, educativo ed Ausiliario, Tecnico e Amministrativo (ATA) per l'anno scolastico 2020/2021 e data la delicatezza della compilazione delle domande la Cisl Scuola Bergamo ha predisposto la necessaria consulenza, esclusivamente previo appuntamento e solo per gli iscritti.
In un dettagliato documento Federazione CISL Scuola Università e Ricerca, Flc CGIL, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams elencano gli obiettivi per i quali è stato proclamato lo stato di agitazione del comparto istruzione e ricerca. In evidenza le priorità dei diversi settori, rilanciare investimenti e contrattazione è quanto rivendicano i sindacati nel documento unitario.
Nella mattinata di mercoledì 7 agosto 2019 si è svolto presso la Direzione Generale per le Risorse Umane e Finanziarie del MIUR il primo incontro per la definizione del CCNI 2019/20 relativo al Fondo per il Miglioramento dell'Offerta formativa come previsto dal CCNL 2018. L'Amministrazione ha fornito ai sindacati la bozza con lo schema riepilogativo delle risorse disponibili per la contrattazione. Il Fondo per il Miglioramento dell'offerta formativa per il 2019/20 è pari a euro 800.860.000 così articolati:
E' stata sottoscritta l'Ipotesi di CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie che, in applicazione di quanto previsto dal CCNL 2016-2018 avrà validità triennale. Rispetto ai contratti degli ultimi tre anni, sono state introdotte novità che riguardano in particolare le regole per il personale docente.
Un'intesa importante per i suoi contenuti, ma anche perché valorizza il confronto e le relazioni sindacali, in controtendenza rispetto alle pretese di autosufficienza di una politica refrattaria al dialogo sociale. Ne parla la segretaria della Federazione CISL Scuola Università e Ricerca, Maddalena Gissi, in un'intervista rilasciata al settimanale on line Scuola7 (n. 134 del 30 aprile 2019).
Rinnovare il contratto, rendere stabile il lavoro, bloccare ogni tentativo di regionalizzazione del sistema di istruzione: sono i temi centrali che i sindacati del comparto istruzione e ricerca porranno in evidenza nella manifestazione di domani a Roma. Appuntamento domani mattina alle 9.00 a Piazza della Repubblica. Nel corteo che si snoderà fino a piazza San Giovanni, lo striscione della scuola sarà al secondo posto dopo quello che aprirà la manifestazione.
Si è concluso positivamente il negoziato per il nuovo contratto integrativo nazionale sulla mobilità del personale docente, educativo e ATA che, come stabilito dal CCNL rinnovato la primavera scorsa, avrà validità per i prossimi tre anni scolastici, ferma restando la periodicità annuale delle operazioni di trasferimento e passaggio.
Entra in vigore da quest'anno una novità prevista dal Contratto nazionale di lavoro del 19 aprile scorso che, all’art. 41, introduce l'obbligo di indicare la data di scadenza nei contratti di supplenza. Una novità voluta per porre fine al dilagare delle cosiddette “nomine fino all'arrivo dell'avente diritto", autentico obbrobrio giuridico per contratti cui si applica il Codice civile e soprattutto causa del continuo carosello di personale, sia docente che ATA, anche ad anno scolastico abbondantemente avviato.
Con la nota prot. 30691 del 4 luglio 2018 il MIUR, nel trasmettere agli Uffici Scolastici Regionali l'ipotesi di CCNI sulla mobilità annuale (Utilizzazioni e Assegnazioni provvisorie) per il 2018/19, comunica le date in cui saranno disponibili le aree per la presentazione delle domande su Istanze On Line:
Chiudere questo contratto è responsabilità delle parti: necessario portare alla piena contrattualizzazione tutte le risorse della 107.
E’ nell’interesse della scuola oltre che dei lavoratori chiudere positivamente, e quanto prima, la trattativa contrattuale della scuola. Le richieste sindacali sono state poste da subito in modo molto chiaro all’ARAN.
Nell'incontro di martedì 27 giugno all'Aran, col quale si è aperto il percorso di rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici per il triennio 2016-2018, la CISL ha ribadito anzitutto l’obiettivo di ricondurre alla contrattazione e alle relazioni sindacali partecipative tutti gli istituti legati all'organizzazione e al rapporto di lavoro, considerando di preminente rilievo il rispetto degli impegni normativi e economici previsti dall'accordo del 30 novembre 2016; tra questi un incremento retributivo coerente con quello del settore privato, salvaguardando il bon