2014-09-15 11:30:00

LA CISL CREDE NELLA BUONA SCUOLA
E' iniziato il nuovo anno scolastico che, anche a Bergamo, ancora una volta, è chiamato ad affrontare i problemi di sempre che, come al solito, dovranno essere risolti dal personale della scuola (Dirigenti, Docenti, ATA).

Questi i dati: 170 .000 alunni , 20.000 addetti per 320 istituzioni scolastiche ( tra scuole statali e non statali F.P.). Un “esercito” che merita, da parte del governo e delle forze politiche, un vero cambio di passo perché: 
a) molti dei 170.000 studenti, parte importante della futura società, portano nella comunità scolastica i problemi della loro famiglia: separazioni, perdita di lavoro dei propri genitori,  icrodelinquenza ecc..; problemi per i quali la scuola deve ricercare le opportune risposte;
b) 20.000 lavoratori, che meritano considerazione e la salvaguardia della propria dignità, hanno ancora un contratto di lavoro scaduto dal 2009 e, pur continuamente mortificati da una classe politica che, ancora oggi, nasconde dietro fiumi di parole altisonanti, la propria incapacità progettuale rispetto ad una scuola in grado di rispondere alle richieste della società globalizzata.
Fortunatamente i sindacati ci sono ancora e la Cisl Scuola sarà ancora presente con tutta la lungimirante capacità progettuale.
Infatti l'accordo sugli scatti di anzianità, le posizioni economiche del personale ATA e il completamento delle immissioni in ruolo dell'accordo triennale, con richiesta di un nuovo piano triennale, dimostrano, ancora una volta che, anche in tempi di grandissime difficoltà, un sindacato che non fugge di fronte ai problemi e sa assumersi le sue responsabilità riesce ad ottenere importanti risultati. 
Ora rivolgiamo una nobile sfida al governo: dimostri di saper passare dalla patologia dell'“Annuncite”, alla cura, cioè a quei fatti che, fino ad oggi, nessuno ha potuto vedere, rendendo disponibili le risorse necessarie per favorire la qualità e l'efficacia del lavoro nelle scuole. Il patto educativo di cui parla il Presidente del Consiglio non può, pertanto, non contenere il rinnovo del contratto di lavoro, fermo da 7 anni e sostenere i processi di innovazione con adeguati investimenti: questi sono i canali prioritari sui quali far defluire le risorse sottratte all'evasione e alla corruzione. 
 Salvatore Inglima
 Segretario Generale Cisl Scuola Bergamo-Sebino Bergamasco